L’ho sempre fatto e sono anche soddisfatto di aver scelto qualcosa o qualcuno. E’ bello poter essere, anche se per un attimo, protagonisti della vita del paese. Del tuo paese. E’ bello poter pensare di poter contribuire, con il tuo voto, alla crescita di un progetto, di un’idea, di una visione, di una speranza. Il voto non è solo per qualcosa. E’ anche contro qualcosa. Io voto uno piuttosto che un altro. E mi schiero. Mettendo una croce su un simbolo decido da che parte stare, almeno quel giorno, almeno in quell’attimo ma non solo, perché quella scelta rappresenta comunque la mia idea di futuro. Io voto perché ne sono profondamente convinto. Sono cresciuto in una famiglia dove le elezioni venivano soprattutto “sentite” come senso civico. Sono cresciuto in una famiglia dove non votare era il sinonimo di vigliaccheria, di volersi sottrarre ad un impegno. Mi è rimasta questa idea cavalleresca del voto, questo senso del dovere e del piacere. Perché votare è poter dire “io esisto” io mi occupo della cosa di tutti e spero che il mio eletto faccia altrettanto. Il mio voto non serve “per me” in quanto persona, sarebbe sciocco e minimalista. Il mio voto serve agli altri in quanto “forza” per raggiungere un obiettivo comune. Io voto per tradizione ma non sono un tradizionalista. Non nel senso puro. Io voto perché credo in quell’atto, credo sia un bel momento di democrazia. Ho sempre pensato che il miglior modo di protestare è votare contro chi non giudichi all’altezza, contro chi non fa parte della tua visione del mondo. Non votare significa lasciarsi trasportare dall’onda che non hai potuto produrre. E l’onda avanza, non si ferma. Io voto perché ci sono, perché vivo e respiro i profumi e i colori di questa terra, perché sento i lamenti di molti, le disperazioni di tanti, gli abbandoni dei politici. Il mio voto serve a chi ci vorrebbe dimenticare mentre invece io ci sono e come me ci sono tutti quelli che useranno la matita per esprimere una visione di Sardegna diversa da altre visioni di Sardegne e diversa da chi, invece, ha deciso di non votare. Io voto anche perché, come dice Gaber “quando ci sono le elezioni non piove mai”. Buon voto a tutti.