Mentre a Cagliari il cabarettista istituzionale raccontava per l'ennesima volta la stessa barzelletta, trascinando pateticamente il suo ventennale spettacolo, in una baracca montata fuori dall'arsenale di La Maddalena Andrea Scolafurru e Mario Pes cercavano di difendere la memoria recente.
Nuotando contro un fiume in piena, una corrente mostruosa di indifferenza, disinformazione e rassegnazione, onde altissime nelle quali rischia di scomparire la loro battaglia di giustizia.
"Non ho mai tradito la Sardegna", dichiarazione del cabarettista ad una testata sarda, è uno di questi cavalloni. Titoli di giornali, muraglie d'acqua troppo alte perché Mario e Andrea possano restare a galla.
Osservando l'Isola di La Maddalena trovate tante risposte a menzogne e omissioni dell'Isola Sardegna, trovate la solare dimostrazione di incapacità e inefficienza di una classe politica che senza pudore ripropone sé stessa e le medesime formule del suo fallimento.
Andrea e Mario lavoravano all'arsenale. Quell'arsenale trasformato in porto turistico e in conference center, quel luogo simbolo della riconversione e della rinascita che avrebbe dovuto creare mille buste paga. Il vecchio arsenale, pezzo forte di un imponente piano da quattrocento milioni di euro di fondi pubblici.
Dall'otto marzo del 2013 Andrea e Mario sono accampati fuori dal loro posto di lavoro promesso. Perché nessuno dimentichi, nonostante quel fiume in piena che spinge alla deriva la memoria.
Le responsabilità della politica spesso sono incerte, fumose.
Nel caso di La Maddalena no.
È quel cabarettista che ha deciso di spostare il G8 da La Maddalena a L'Aquila, dopo averlo promesso a Napoli.
È quel cabarettista che aveva promesso, a titolo di risarcimento, un evento all'anno per tutti i dodici mesi, cosicché quell'arsenale fosse davvero il luogo dei mille posti di lavoro.
È quel cabarettista che ha visto scomparire le promesse in mezzo al mare della corruzione e del malaffare.
Oggi all'arsenale lavorano solo pochi guardiani e l'ospedale militare trasformato in hotel cinque stelle è vuoto e inutilizzato.
Mentre il vecchio cabarettista racconta le stesse barzellette. E tanti sardi ne ridono, divertiti.