Ci sono pubblicità che contengono messaggi talmente osceni che non solo dovrebbero essere considerate illegali, ma sarebbe opportuno ricorrere alla censura.
Se sei un lettore critico ti rendi conto che quelle che contengono sono menzogne fetenti capaci di offendere il buonsenso, sgangherare princìpi e comunicare assurdità.
Inducono la trasposizione di un sistema in un altro che, incorporando delle caratteristiche simili, ma in parte diverse, genera dei contenuti assolutamente fuorvianti.
Una volta che alcuni messaggi si insediano nei nostri sistemi culturali, sovrascrivendo i precedenti, li modellano dall’interno e inducono a conclusioni che portano fuori strada.
Scopri così che gli slogan in favore della scuola privata, quella dove paghi e senza merito e senza sforzo compri un diploma, poggiano su interi ragionamenti che fanno capo a un dominio inconcepibile.
Non è mica necessario studiare ed impossessarsi di competenze, che poi verranno certificate in un titolo di studio, recita la réclame della Scuola Italia.
Basta pagare e compri, senza sforzo, l’attestazione di ciò che non possiedi.
Eh sì, perché nel sistema di istruzione pubblico vieni fermato da docenti psicopatici che ti bocciano se non ci vai d’accordo.
Perché se qualche materia ti appare ardua o trascorri i pomeriggi spalmato sul divano, anziché prenderti la briga di aprire un libro, ed hai raggiunto lacune che paiono voragini non è necessario affrontare la difficoltà e lo sforzo per rimetterti al passo assaporando il dolce gusto della conquista e del raggiungimento degli obiettivi.
Basta pagare e la promozione Scuola Italia te la garantisce.
“Sei promosso o rimborsato”, ti assicura.
Ed è un messaggio agghiacciante che ferma il sangue nelle vene.
Sicché verrebbe da credere che gli ostacoli, tutti gli ostacoli che incontriamo sul nostro cammino, che praticamente si traducono in conquista dei risultati, acquisizione dei saperi, formazione consapevole delle competenze, si possano bypassare con facilità aprendo il portafoglio e sganciando moneta sonante.
Torniamo a casa a mani vuote, convinti di aver capito tutto, invece.
Promossi o rimborsati.
E' un messaggio agghiacciante che ferma il sangue nelle vene.
E la conoscenza non basta mai, forse non ce n’è abbastanza. E quella che abbiamo talvolta sprofonda in una cavità silenziosa e si perde, come un sistema fognario a dispersione.
Non ne resta a sufficienza, nemmeno per capire e indignarsi quanto basta per una réclame indecente e diseducativa.
Se sei un lettore critico ti rendi conto che quelle che contengono sono menzogne fetenti capaci di offendere il buonsenso, sgangherare princìpi e comunicare assurdità.
Inducono la trasposizione di un sistema in un altro che, incorporando delle caratteristiche simili, ma in parte diverse, genera dei contenuti assolutamente fuorvianti.
Una volta che alcuni messaggi si insediano nei nostri sistemi culturali, sovrascrivendo i precedenti, li modellano dall’interno e inducono a conclusioni che portano fuori strada.
Scopri così che gli slogan in favore della scuola privata, quella dove paghi e senza merito e senza sforzo compri un diploma, poggiano su interi ragionamenti che fanno capo a un dominio inconcepibile.
Non è mica necessario studiare ed impossessarsi di competenze, che poi verranno certificate in un titolo di studio, recita la réclame della Scuola Italia.
Basta pagare e compri, senza sforzo, l’attestazione di ciò che non possiedi.
Eh sì, perché nel sistema di istruzione pubblico vieni fermato da docenti psicopatici che ti bocciano se non ci vai d’accordo.
Perché se qualche materia ti appare ardua o trascorri i pomeriggi spalmato sul divano, anziché prenderti la briga di aprire un libro, ed hai raggiunto lacune che paiono voragini non è necessario affrontare la difficoltà e lo sforzo per rimetterti al passo assaporando il dolce gusto della conquista e del raggiungimento degli obiettivi.
Basta pagare e la promozione Scuola Italia te la garantisce.
“Sei promosso o rimborsato”, ti assicura.
Ed è un messaggio agghiacciante che ferma il sangue nelle vene.
Sicché verrebbe da credere che gli ostacoli, tutti gli ostacoli che incontriamo sul nostro cammino, che praticamente si traducono in conquista dei risultati, acquisizione dei saperi, formazione consapevole delle competenze, si possano bypassare con facilità aprendo il portafoglio e sganciando moneta sonante.
Torniamo a casa a mani vuote, convinti di aver capito tutto, invece.
Promossi o rimborsati.
E' un messaggio agghiacciante che ferma il sangue nelle vene.
E la conoscenza non basta mai, forse non ce n’è abbastanza. E quella che abbiamo talvolta sprofonda in una cavità silenziosa e si perde, come un sistema fognario a dispersione.
Non ne resta a sufficienza, nemmeno per capire e indignarsi quanto basta per una réclame indecente e diseducativa.