Io questa cosa che ce l’avete tutti con la destra non mi piace. Io sono di destra. Nel senso che non mi piacciono i comunisti. Come quali comunisti? I comunisti, quelli con la puzza sotto il naso, quelli che comprano i libri di Feltrinelli, che era uno davvero comunista. Come cosa c’entra? Hai presente Michela Murgia? Pubblica con Einaudi? Embè? Sempre libri sono e questo Einaudi, minimo era amico di Feltrinelli, altrimenti mica pubblicava libri di una comunista. Non è candidata con i comunisti? Si, però anche lei vuole vedere in galera Cappellacci. Una fissazione la vostra. Se non si vincono le elezioni chiamate i giudici e volete mettere in galera tutti. Avete presente quei giudici di Cagliari? Ecco, quelli ce l’hanno solo con Cappellacci e quelli di destra, gli unici in galera. Come il pranzo del matrimonio? Ecco, lo sapevo, voi siete per le coppie gay, mica amate quelle cose normali dove due si sposano e fanno il ricevimento. Voi i bambini ve li volete mangiare davvero. Hanno ragione i libri di storia a scriverla questa verità. Come le penne? Quali penne? Mica servivano per scrivere, che non erano comunisti. Erano per bellezza. Ce l’avete con il bello voi. Lo dice sempre Sgarbi che di bellezza ne capisce. Io voto Cappellacci sardo vero. Vuole la zona franca. Cosa vuol dire? Che non paghiamo più tasse, non paghiamo la benzina (e su questo qualcuno dei comunisti potrebbe essere d’accordo) e apriamo campi da golf e discoteche che ne abbiamo bisogno. Ve lo ricordate Pigliaru? Quel comunista candidato adesso. Ai tempi di Soru si inventò il master and back, una cosa per studenti falliti. Perché mica bisogna studiare che è tempo perso. Dobbiamo pensare ai soldi, a muovere l’economia ed è per questo che Cappellacci è per la continuità territoriale ed è arrabbiato con quelli del gabbiano Linvingston. Ha ragione. Prima mettono gli aerei e poi se ci sono pochi sardi cancellano il volo. Ma Cappellacci ha alzato la voce e si sono subito zittiti. Come? Hanno detto che Cappellacci era d’accordo? Comunisti. Una compagnia che si si mette il nome di un libro non può essere che comunista. Insomma a me lo dite a chi dobbiamo credere se non a Cappellacci? Aveva promesso 100.000 posti di lavoro. Ne ha persi 100.000? E quella la colpa è di quel comunista di Letta. L’Alcoa? Comunisti confusi, come i minatori e come i pastori. Non hanno capito che il futuro è il golf. Da Birori a Villaimius: 2000 buche per fare business. Che abbiamo le colline giuste, noi. Basta a fare i camerieri e i pastori. Il futuro è quello di autisti con le macchinine elettriche che sono anche di moda e abbiamco anche quello, Carboni, che di queste cose ne capisce.
Insomma, io voto Cappellacci. Perché è solo indagato, mica condannato e io sono per l’innocenza di tutti. Mica come i comunisti. In galera solo negri e tossici. E anche zingari e rumeni, non si sa mai. Bisogna pulirla questa terra. I sardi sono sempre unici. Viva il ballo sardo, il dialetto, la zona franca, la costa smeralda che porta i soldi, le lanuneddas che ce le abbiamo solo noi, i pabassini e il nostro orgoglio. Io voto Cappellacci. Mica possiamo rischiare di trovarci una donna presidente o un ex assessore di Soru alla regione. Che non possiamo lasciare la nostra terra a questi che vogliono solo spiagge senza neppure una villetta. Spiagge isolate, senza baretti, senza gente che ride e scherza. Io da piccolo giocavo con le lego e con il piccolo meccano e non ho mai provato, per fortuna, a leggere il piccolo principe. Non mi piacciono i sogni. Non mi piacciono quelli che vogliono cambiare tutto per non cambiare niente. Come? E’ il ritratto di Cappellacci? Sapete cosa vi dico? Comunisti. Invidiosi ma, soprattutto, intellettuali. Si, intellettuali che è peggio di comunisti. Lasciate che a votare ci vada al popolo e statevene a casa a scrivere che tanto, per fortuna, di noi non vi legge nessuno.
Insomma, io voto Cappellacci. Perché è solo indagato, mica condannato e io sono per l’innocenza di tutti. Mica come i comunisti. In galera solo negri e tossici. E anche zingari e rumeni, non si sa mai. Bisogna pulirla questa terra. I sardi sono sempre unici. Viva il ballo sardo, il dialetto, la zona franca, la costa smeralda che porta i soldi, le lanuneddas che ce le abbiamo solo noi, i pabassini e il nostro orgoglio. Io voto Cappellacci. Mica possiamo rischiare di trovarci una donna presidente o un ex assessore di Soru alla regione. Che non possiamo lasciare la nostra terra a questi che vogliono solo spiagge senza neppure una villetta. Spiagge isolate, senza baretti, senza gente che ride e scherza. Io da piccolo giocavo con le lego e con il piccolo meccano e non ho mai provato, per fortuna, a leggere il piccolo principe. Non mi piacciono i sogni. Non mi piacciono quelli che vogliono cambiare tutto per non cambiare niente. Come? E’ il ritratto di Cappellacci? Sapete cosa vi dico? Comunisti. Invidiosi ma, soprattutto, intellettuali. Si, intellettuali che è peggio di comunisti. Lasciate che a votare ci vada al popolo e statevene a casa a scrivere che tanto, per fortuna, di noi non vi legge nessuno.