Doveva essere capodanno anche per lui, forse il peggiore trascorso nella sua breve vita. Non è morto, no. Ma c’è andato molto vicino.
Ed ancora cammina nella labile linea di confine che separa il nostro mondo da quell’altro.
Ed è in questo mondo che avrebbero dovuto scrivere “Lasciate ogni speranza o voi che entrate, non in quell’altro, perché non è necessario delegare responsabilità attribuendo le responsabilità ad una fonte superiore del male: l’uomo è assolutamente abile ad infliggere qualsiasi crudeltà.
Soprattutto quando la sua vittima è inoffensiva.
Quel farabutto che la notte di San Silvestro ha trasformato un gattino randagio in un divertimento, usciva dalla discoteca.
Aveva ballato tutta la notte, ma non è bastato.
Aveva forse bevuto e brindato con gli amici, ma non è bastato.
Aveva corso come un pazzo e fatto i 200 all’ora, ma non è bastato
Gli ha legato un potente petardo alla zampina e si è divertito a guardarlo mentre girava su stesso cercando di liberare l’arto da quella morsa che gli dava fastidio.
Poi ha acceso la miccia.
E lui ha cominciato a correre all’impazzata perché il sibilo ed il calore sempre più vicino alla sua carne l’hanno gettato nel panico.
Poi quel petardo è esploso, facendo un fracasso assordante.
E’ saltato in aria, dilaniando quella zampetta e spargendone brandelli nell’aria.
C’è sempre un gran parlare di violenza in televisione e nei giornali, ma dove risiede la diversità tra quella inflitta agli uomini o agli animali?
L’unica differenza è la vittima!
Ed ancora cammina nella labile linea di confine che separa il nostro mondo da quell’altro.
Ed è in questo mondo che avrebbero dovuto scrivere “Lasciate ogni speranza o voi che entrate, non in quell’altro, perché non è necessario delegare responsabilità attribuendo le responsabilità ad una fonte superiore del male: l’uomo è assolutamente abile ad infliggere qualsiasi crudeltà.
Soprattutto quando la sua vittima è inoffensiva.
Quel farabutto che la notte di San Silvestro ha trasformato un gattino randagio in un divertimento, usciva dalla discoteca.
Aveva ballato tutta la notte, ma non è bastato.
Aveva forse bevuto e brindato con gli amici, ma non è bastato.
Aveva corso come un pazzo e fatto i 200 all’ora, ma non è bastato
Gli ha legato un potente petardo alla zampina e si è divertito a guardarlo mentre girava su stesso cercando di liberare l’arto da quella morsa che gli dava fastidio.
Poi ha acceso la miccia.
E lui ha cominciato a correre all’impazzata perché il sibilo ed il calore sempre più vicino alla sua carne l’hanno gettato nel panico.
Poi quel petardo è esploso, facendo un fracasso assordante.
E’ saltato in aria, dilaniando quella zampetta e spargendone brandelli nell’aria.
C’è sempre un gran parlare di violenza in televisione e nei giornali, ma dove risiede la diversità tra quella inflitta agli uomini o agli animali?
L’unica differenza è la vittima!