Gli uomini sono tutti uguali. E’ la frase che spesso si sente ripetere dalla donne riunite in combriccola tipo Sex and City. Ma è davvero così? Ecco una teoria socio-antropologica, semiseria invero, che dimostra il contrario, e che infatti suddivide gli uomini in 4 categorie. Sempre considerando che ogni classificazione è una convenzione ed un arbitrio, e che esistono le eccezioni, le gradazioni intermedie, i sottogruppi eccetera. Per cui, al solo scopo di offrire una sintesi, si può dire che esistono 4 categorie di uomini, nel rapporto di coppia: l’aguzzino, il bonaccione, il trombamico e l’uomo ideale.
L’aguzzino. L’aguzzino è il tipico tagliagole che attrae le donne per via dell’alone iniziale di fascino e di mistero che riesce a infondere. Lunghi silenzi, appuntamenti mancati, carattere imprevedibile, egoismo giustificato da sofferenze più o meno vere, sono le sfumature di grigio tipiche di questa categoria. In realtà l’aguzzino è un ignorante furbo che sa bene che se si dovesse manifestare sarebbe un palese minchione, a ha imparato a giocare sui vuoti psicologici della donna, sui suoi sogni, sulla sua ansia di redimere l’uomo sfortunato. La donna si trasforma così in scendiletto del nostro, succube delle sue angherie, prigioniera delle sue stesse colpe e incapacità di affrontare i propri limiti.
Il bonaccione. Il bonaccione è in genere una brava persona che ha imparato nella vita, come Don Abbondio, a farsi gli affari propri con quel pizzico di opportunismo funzionale alla sopravvivenza. Sa che la donna è in grado di escogitare sottili sofferenze psicologiche, fatte di musi lunghi, reazioni spropositate, equivoci creati ad arte. E allora ha deciso di assecondarla in tutto e di darle sempre e comunque ragione. E’ l’apoteosi del quieto vivere.
Il trombamico. Il trombamico è il Peter Pan della compagnia, personaggio tanto simpatico quanto superficiale, colui che è in grado di regalare momenti di svago a chiunque, amici e, nello specifico, amiche. Non si prende mai sul serio e mette subito le cose in chiaro, ci si diverte e basta. E’ molto ricercato, dalle donne, per far ingelosire gli altri, per dimenticare una storia andata male, per un po’ di svago disimpegnato, senza pensieri. A parole, le donne disprezzano la categoria dei trombamici, nei fatti, però, non disprezzano il trombamico, visto che non gli mancano mai le richieste.
L’uomo ideale. E’ in genere un uomo maturo ed equilibrato, capace di togliersi dalla vita le dovute soddisfazioni. L’unico uomo che riesce ad essere, nello stesso tempo, forte e buono. Esso è raro e ricercato dalle donne, le quali hanno per lui delle attenzioni particolari e mettono in campo tutte le loro risorse seduttive, mostrandosi, però, nel contempo, donne di spessore, con tutte le prerogative di una donna ideale. Attenzioni, però, che spingono progressivamente, finendo, talvolta, per risultare un poco invadenti. Allora la frase tipica che si sente ripetere l’uomo ideale è: “questa cosa l’ho fatta solo con te”.
Ora, in genere, gli uomini non si discostano molto dalla categoria di appartenenza, hanno un ruolo abbastanza statico. Capita che degli uomini, però, col tempo, passino da una categoria ad un’altra.
E le donne? Che categorie per le donne? Si potrebbe dire: le stesse 4 categorie. Da quelle che sono le mie osservazioni, però, mi è capitato di vedere la stessa donna comportarsi da vittima depressa con l’aguzzino, vendicarsi con il successivo bonaccione, non prima di essersi trasformata, per dimenticare, in un simpatica emancipata dentro una combriccola di trombamici, e inseguire contemporaneamente un uomo ideale, alla quale mostrava il lato più sobrio e maturo. Per cui, stante questa esperienza, sto sviluppando l’idea che, in realtà, non esistano categorie nelle donne, ma che vi sia una univoca dote, una abilità tipicamente femminile, di trasformarsi sulla base del partner che ha di fronte. Ma siamo ancora nel campo della sperimentazione empirica e si attendono, perciò, ulteriori dati di conferma.