Alla stazione di Belluno, nell’anno 2013, si presenta un turista svedese di 40 anni. Deve prendere il treno locale per Conegliano delle 15.06. Ma quel treno non ha la pedana che gli consentirebbe di salire. E non c’è neanche personale per aiutarlo a salire. Glielo spiegano, con garbo. Lui non capisce, s’incazza. Si aggrappa alla maniglia esterna e impedisce al treno di partire. Arriva la polizia ferroviaria. Gli dicono di attendere, che più tardi arriverà un treno dove lui potrà salire. Lascia la presa e aspetta. Salirà sul treno successivo ma viene segnalato per interruzione di pubblico servizio. Io lo capisco, il turista svedese. Anche perché sono stato ospite della sua terra, qualche anno fa. Capisco perché ha reagito in quel modo. In Svezia tutti i servizi pubblici sono pensati per i disabili. Loro sono cittadini come gli altri e non è pensabile che siano esclusi dai servizi pubblici. Anche e soprattutto da questo si misura la civiltà di uno Stato.