Tutti noi siamo oramai consci che il livello della classe dirigente italiana e di quella nazionale (sarda) siano forse al più basso della storia della Repubblica.
Tutti noi siamo coscienti che la politica è oramai una guerra tra bande e di interessi particolaristici che hanno perso ogni spessore morale e ideale.
Pensate a che fine penosa hanno fatto i missini, eredi orgogliosi di una tragica storia, ridotti a buffoni della corte di un Re-clown. Non molto diversa è la fine dei comunisti o quella dei democristiani.
Anche se nel senso comune i politici oggi sono tutti uguali, una differenza ancora esiste e lo dimostrano le vicende di Cappellacci e di Francesca Barracciu.
La situazione di Cappellacci è ben più grave di quella di Barracciu. Ma mentre questa ha dovuto rinunciare, sotto la pressione di un elettorato che trova intollerabile che il proprio candidato sia sfiorato da un'ombra giudiziaria, Cappellacci è li e il suo elettorato tace.
La differenza "antropologica" tra destra e sinistra c'è e la fa il suo elettorato. Siamo tutti colpevoli ma qualcuno è peggio degli altri.
La questione degli avvisi di garanzia va affrontata prima o poi. Ma non può farla questa classe politica che non ne ha lo spessore. Ma non è possibile che basti la denuncia di chiunque su qualunque presunta malversazione per distruggere la carriera e la dignità di una persona (i casi sono innumerevoli).
Neanche San Francesco uscirebbe indenne dal nostro sistema giudiziario-mediatico. Questo è un vulnus per la democrazia.
Ma la responsabilità più grande è dei partiti stessi che hanno perso la nostra fiducia.
E ora ci espongono al rischio della fine della democrazia rappresentativa.
Tutti noi siamo coscienti che la politica è oramai una guerra tra bande e di interessi particolaristici che hanno perso ogni spessore morale e ideale.
Pensate a che fine penosa hanno fatto i missini, eredi orgogliosi di una tragica storia, ridotti a buffoni della corte di un Re-clown. Non molto diversa è la fine dei comunisti o quella dei democristiani.
Anche se nel senso comune i politici oggi sono tutti uguali, una differenza ancora esiste e lo dimostrano le vicende di Cappellacci e di Francesca Barracciu.
La situazione di Cappellacci è ben più grave di quella di Barracciu. Ma mentre questa ha dovuto rinunciare, sotto la pressione di un elettorato che trova intollerabile che il proprio candidato sia sfiorato da un'ombra giudiziaria, Cappellacci è li e il suo elettorato tace.
La differenza "antropologica" tra destra e sinistra c'è e la fa il suo elettorato. Siamo tutti colpevoli ma qualcuno è peggio degli altri.
La questione degli avvisi di garanzia va affrontata prima o poi. Ma non può farla questa classe politica che non ne ha lo spessore. Ma non è possibile che basti la denuncia di chiunque su qualunque presunta malversazione per distruggere la carriera e la dignità di una persona (i casi sono innumerevoli).
Neanche San Francesco uscirebbe indenne dal nostro sistema giudiziario-mediatico. Questo è un vulnus per la democrazia.
Ma la responsabilità più grande è dei partiti stessi che hanno perso la nostra fiducia.
E ora ci espongono al rischio della fine della democrazia rappresentativa.