- Tornate a bordo, cazzo! –
Un monito, evidentemente, affinché riprendiamo in mano le redini di una situazione ormai insostenibile.
Ma anche un’accusa ad una classe politica che ha condotto alla deriva un intero paese.
Esordisce così, nel suo libro e nell’aula conferenze dell’aeroporto Costa Smeralda, Gian Antonio Stella quando presenta “Se muore il sud”.
Già dopo 10 minuti dall’inizio mi rendo conto che non sono andata a seguire la presentazione di un libro: sono andata a un incontro di boxe.
Ogni dato che snocciolava era un cazzotto allo stomaco per chi ascoltava. Era un pungo ben assestato per chi c’era, ma anche per chi non c’era.
Perché è andato avanti per quasi due ore a sferrare sberle e ceffoni a tutti gli abitanti del Mezzogiorno, sardi inclusi.
- Ma da chi siete stati governati finora? – domanda incredulo Stella.
Un j’accuse feroce ad una classe politica ingorda e inconcludente, incurante del fatto che il Mezzogiorno è prossimo allo sfacelo.
Un’arringa brutale durante la quale ha elencato, a titolo di mero esempio, dati agghiaccianti.
La Regione Sicilia che destina 15 milioni di euro per la formazione di circa 18 apprendisti dei quali si è persa traccia. Un’isola che, pur vantando ben 6 siti Unesco, accoglie un undicesimo dei turisti diretti, invece, alle Baleari che di siti ne hanno due.
Sovraintendenze cieche e sorde innanzi allo scempio di coste e spiagge, ma che regala vincoli paesaggistici a un albero di pitosforo nel giardino di un tale.
Fondi strutturali europei gestiti peggio di un ragazzino che riceve la paghetta dopo due mesi di miseria.
- Ma da chi siete stati governati finora? – domanda ancora una volta.
Soldi provenienti da Bruxelles, la grande mammella dispensatrice di nutrimento, spesi per costruire treni ad alta velocità, dotazioni di reti internet a banda larga, raddoppio delle corsie autostradali… al nord.
E al sud?
“Tremilacinquecentoquarantuno euro alla Trattoria Don Ciccio di Bagheria, specilità pasta cun finocchiu e i sardi e pisci spada agghiotta”.
E andiamo ancora meglio coi fondi destinati alla formazione: 450 ore per un corso di ricostruzione delle unghie.
Mostra un grafico del pil pro capite nelle varie regioni e una comparazione con quello di una decina d’anni fa. Non ricordo i numeri, che non posso riportare, ma nella mia memoria fotografica è impressa una linea in picchiata.
- Ma da chi siete stati governati finora? – ripete sbigottito Stella.
E, sebbene di alcune delle vergogne ne ero a conoscenza, mi è quasi insopportabile accettare l’ignobile elenco di sconcezze perpetrate da un sistema corrotto e clientelare.
- Ma da chi siamo stati governati finora? – mi ripeto mentre percorro la strada che mi porta a casa.
Apro il cancello, parcheggio e tolgo le chiavi dal quadro…
Ma quella domanda riecheggia ancora nella mia mente.
Poi la risposta, secca, nitida, senza sbavature: da una merda.
Sì, da una merda - mi ripeto mentre apro la porta di casa -
Da una merda, per ammissione stessa del suo mentore.
Un monito, evidentemente, affinché riprendiamo in mano le redini di una situazione ormai insostenibile.
Ma anche un’accusa ad una classe politica che ha condotto alla deriva un intero paese.
Esordisce così, nel suo libro e nell’aula conferenze dell’aeroporto Costa Smeralda, Gian Antonio Stella quando presenta “Se muore il sud”.
Già dopo 10 minuti dall’inizio mi rendo conto che non sono andata a seguire la presentazione di un libro: sono andata a un incontro di boxe.
Ogni dato che snocciolava era un cazzotto allo stomaco per chi ascoltava. Era un pungo ben assestato per chi c’era, ma anche per chi non c’era.
Perché è andato avanti per quasi due ore a sferrare sberle e ceffoni a tutti gli abitanti del Mezzogiorno, sardi inclusi.
- Ma da chi siete stati governati finora? – domanda incredulo Stella.
Un j’accuse feroce ad una classe politica ingorda e inconcludente, incurante del fatto che il Mezzogiorno è prossimo allo sfacelo.
Un’arringa brutale durante la quale ha elencato, a titolo di mero esempio, dati agghiaccianti.
La Regione Sicilia che destina 15 milioni di euro per la formazione di circa 18 apprendisti dei quali si è persa traccia. Un’isola che, pur vantando ben 6 siti Unesco, accoglie un undicesimo dei turisti diretti, invece, alle Baleari che di siti ne hanno due.
Sovraintendenze cieche e sorde innanzi allo scempio di coste e spiagge, ma che regala vincoli paesaggistici a un albero di pitosforo nel giardino di un tale.
Fondi strutturali europei gestiti peggio di un ragazzino che riceve la paghetta dopo due mesi di miseria.
- Ma da chi siete stati governati finora? – domanda ancora una volta.
Soldi provenienti da Bruxelles, la grande mammella dispensatrice di nutrimento, spesi per costruire treni ad alta velocità, dotazioni di reti internet a banda larga, raddoppio delle corsie autostradali… al nord.
E al sud?
“Tremilacinquecentoquarantuno euro alla Trattoria Don Ciccio di Bagheria, specilità pasta cun finocchiu e i sardi e pisci spada agghiotta”.
E andiamo ancora meglio coi fondi destinati alla formazione: 450 ore per un corso di ricostruzione delle unghie.
Mostra un grafico del pil pro capite nelle varie regioni e una comparazione con quello di una decina d’anni fa. Non ricordo i numeri, che non posso riportare, ma nella mia memoria fotografica è impressa una linea in picchiata.
- Ma da chi siete stati governati finora? – ripete sbigottito Stella.
E, sebbene di alcune delle vergogne ne ero a conoscenza, mi è quasi insopportabile accettare l’ignobile elenco di sconcezze perpetrate da un sistema corrotto e clientelare.
- Ma da chi siamo stati governati finora? – mi ripeto mentre percorro la strada che mi porta a casa.
Apro il cancello, parcheggio e tolgo le chiavi dal quadro…
Ma quella domanda riecheggia ancora nella mia mente.
Poi la risposta, secca, nitida, senza sbavature: da una merda.
Sì, da una merda - mi ripeto mentre apro la porta di casa -
Da una merda, per ammissione stessa del suo mentore.