Sono una donna, penso di immaginare cosa ti passi per la testa.
Tornare da lui, anzi no, abbandonarlo al suo destino con tutto quel che ne consegue.
Pensieri e sentimenti contrastanti che sgomitano, come passeggeri scomodi di una metropolitana troppo affollata.
Ti ha tradita, l’hai scoperto. Però, dai, sii sincera, da quanto tempo lo sospettavi?
Hai preferito non coglierli i segnali di quel tradimento.
Hai scelto di non scegliere e di non vedere, ché a prenderne atto poi tocca essere consequenziali. Tirare una moneta in aria e se esce testa fai finta di nulla e tiri avanti, con la consapevolezza che ogni volta che lui inforca la porta può essere che vada a trovare quell’altra, se esce croce prepari le valige ed esci di casa. E ce la metti davvero una croce su quella storia d’amore, basta. Morta e sepolta.
Senza tornare sui tuoi passi quando , con la barba trascurata e lo sguardo da cocker, ti dice che è stata una sciocchezza, un capriccio senza importanza e che senza te non vive.
“Ci amavamo…”
E’ così che ripeti a te stessa, è così che continui a raccontarti dimenticando che, quando la sua compagna era Ségolène, eri tu quella che lui andava a trovare di nascosto.
Pensavi che la vostra convivenza avrebbe compiuto un miracolo?
Iniziavi una nuova vita con un fedifrago, sarebbe capitato di nuovo prima o poi.
Chi tradisce non finirà mai di tradire e che sia moglie, convivente, amante o se stessi poco cambia.
Ti eri rilassata al tepore di quell’amore, hai lasciato che la schiena si ammorbidisse lungo lo schienale della sedia ed hai allungato le gambe.
Ora non resta che un gran casino di pianti e urla, di notti insonni e recriminazioni.
Porte sbattute e tasche piene di fazzoletti.
Hai perso l’amore, era l’amore della tua vita, non hai più amore.
Passerà, Valérie .
Il dolore è come le scatole cinesi che col passare delle settimane si placa, si restringe, rimpicciolisce.
L’unica fregatura è che non sai quante scatoline dovrai aprire giorno dopo giorno.
Sbarazzati dei sogni e metti da parte i desideri, dai retta a me.
E, soprattutto, non assolverlo.
Ché l’unica maniera per fargli capire la gravità delle sue azioni è quella di non perdonarlo.
Tornare da lui, anzi no, abbandonarlo al suo destino con tutto quel che ne consegue.
Pensieri e sentimenti contrastanti che sgomitano, come passeggeri scomodi di una metropolitana troppo affollata.
Ti ha tradita, l’hai scoperto. Però, dai, sii sincera, da quanto tempo lo sospettavi?
Hai preferito non coglierli i segnali di quel tradimento.
Hai scelto di non scegliere e di non vedere, ché a prenderne atto poi tocca essere consequenziali. Tirare una moneta in aria e se esce testa fai finta di nulla e tiri avanti, con la consapevolezza che ogni volta che lui inforca la porta può essere che vada a trovare quell’altra, se esce croce prepari le valige ed esci di casa. E ce la metti davvero una croce su quella storia d’amore, basta. Morta e sepolta.
Senza tornare sui tuoi passi quando , con la barba trascurata e lo sguardo da cocker, ti dice che è stata una sciocchezza, un capriccio senza importanza e che senza te non vive.
“Ci amavamo…”
E’ così che ripeti a te stessa, è così che continui a raccontarti dimenticando che, quando la sua compagna era Ségolène, eri tu quella che lui andava a trovare di nascosto.
Pensavi che la vostra convivenza avrebbe compiuto un miracolo?
Iniziavi una nuova vita con un fedifrago, sarebbe capitato di nuovo prima o poi.
Chi tradisce non finirà mai di tradire e che sia moglie, convivente, amante o se stessi poco cambia.
Ti eri rilassata al tepore di quell’amore, hai lasciato che la schiena si ammorbidisse lungo lo schienale della sedia ed hai allungato le gambe.
Ora non resta che un gran casino di pianti e urla, di notti insonni e recriminazioni.
Porte sbattute e tasche piene di fazzoletti.
Hai perso l’amore, era l’amore della tua vita, non hai più amore.
Passerà, Valérie .
Il dolore è come le scatole cinesi che col passare delle settimane si placa, si restringe, rimpicciolisce.
L’unica fregatura è che non sai quante scatoline dovrai aprire giorno dopo giorno.
Sbarazzati dei sogni e metti da parte i desideri, dai retta a me.
E, soprattutto, non assolverlo.
Ché l’unica maniera per fargli capire la gravità delle sue azioni è quella di non perdonarlo.