Quattro corpi pescati in una gora d'acqua tetra e pesante, che un freddo artico ha tessuto addosso un abito d’ombra, nella notte degli abissi che divorano il sole.
Quando nelle comunità ci dimorano persone come Francesco o il giovane avvocato del comune di Arzachena, il resto, poiché distratto o sviato, segue destandosi dal letargo dell’indifferenza e del silenzio.
Un manifesto e una fiaccolata schiariranno l’oscurità solitaria di quattro corpi da rendere a un’amica terra lontana.