La signora si è presentata negli uffici della Stazione forestale con uno dei tanti animaletti che vengono soccorsi pietosamente dai cittadini. Un piccolo rapace, un gheppio con un'ala rotta. Ma con grande sorpresa delle guardie forestali, la zampa recava un anello, con sopra scritto Helsinki zoo. Un uccello scappato, dunque, da uno zoo della lontana Finlandia. Quanta strada! Dal freddo finlandese allo strano tepore di questo caldo autunno sardo. E l’ala rotta? Spesso gli uccelli rapaci, nel ghermire la preda, si schiantano sui fili, che non vedono. Com’è possibile? Perché i rapaci, pur avendo una vista acutissima, non immaginano che la loro azione possa essere interrotta dai fili tesi dagli esseri umani, perché non hanno memorizzato nella loro storia biologica questa variante, piuttosto recente. E’ come quando le tartarughe attraversano la strada percorsa dalle auto, con grave pericolo per loro. In realtà non sono loro ad attraversare la strada, ma sono le strade ad intercettare percorsi invisibili che da sempre i rettili e gli altri animali fanno. Il nostro territorio è una rete di questi percorsi invisibili, che si trovano solo nella memoria collettiva degli animali e che noi esseri umani abbiamo interrotto. Ma come racconta Bruce Chatwin nel suo “Le vie dei canti”, dedicato ai sentieri sacri degli aborigeni australiani, anche noi essere umani abbiamo dei percorsi antichi nella nostra memoria collettiva che ormai non riconosciamo più, e che sono andati perduti. E non sono solo percorsi geografici, ma anche emotivi. Il gheppio forse non guarirà, e resterà nel centro regionale di recupero della fauna selvatica, ad accogliere le scolaresche in visita. Che evidentemente era il suo destino, di finirsene in gabbia. Ma se per caso dovesse guarire, nulla di strano che sarebbe in grado di ripercorre a ritroso la strada fatta, e tornarsene in Finlandia, magari non necessariamente nella gabbia dello zoo. Gli animali hanno questa straordinaria capacità di orientarsi sulla terra. Noi no. E’ una abilità andata irrimediabilmente perduta.