Questa me l'ha raccontata il mio amico Luca Zichina, soccorritore-volontario a Olbia.
Una vecchia esce da quel che resta della sua casa. Alle sue spalle, la catastrofe è una montagna dal profilo irregolare, una catasta di mille cose ammonticchiate: materassi, sedie, tavoli, cuscini eccetera eccetera.
La vecchia esce con un cofanetto tra le mani, lo abbraccia come fosse una persona cara. Lo apre, mentre intorno a lei tanta gente aggiusta e sistema.
Dentro c'è il servizio buono di posate. Le estrae una ad una, le lava una ad una innaffiandole con l'esile filo d'acqua concesso da un rubinetto. Le lustra ad una ad una.
Poi le ripone nel cofanetto di velluto blu e le mette al sicuro, lontane dalla montagna della catastrofe.
Ché un giorno la vita tornerà normale e altri giorni lieti verranno, assieme agli ospiti da saziare onorandoli delle posate buone, nelle domeniche di festa.