Stamane a nuoto ho sofferto tantissimo, e quando soffro ho delle visioni mistiche come succedeva a Santa Teresa d'Avila quando digiunava. Mentre cercavo disperatamente di stare sotto il 1'30" nelle ripetute dei cento metri (che mio figlio di 9 anni forse non avrebbe difficoltà!), improvvisamente, sulla parete del bordo mi è apparsa proprio la Santa. Ma era troppo tardi, la capovolta della virata era già partita e così poggio i piedi su di lei, spingo forte e riparto.
"Cazzo! Ho virato sulle tette di Santa Teresa! Sono davvero un coglione! Ora andrà via di sicuro!"
Invece al passaggio successivo era ancora lì, sorridente e benevola, pronta a rispondere alle mie domande.
Timidamente:
"Signora Santa, esiste una Sardegna migliore?"
Non risponde, capovolta, viro di nuovo sulle sue tette e riparto.
Penso che sia necessario spiegarmi meglio e allora al giro successivo:
"Signora Santa, esiste una Sardegna migliore delle mezze seghe elette in Parlamento e di quelle che vorrebbero governare la Sardegna a suon di banalità?"
Ancora non risponde
"Signora Santa, esiste una Sardegna migliore delle mezze seghe che scrivono sui giornali?
Nessuna risposta, solo un sorriso bonario.
"Signora Santa esiste una Sardegna migliore di questi imprenditori che non sanno intraprendere, intellettuali che non sanno pensare, scrittrici e scrittori che non sanno scrivere, autorità portuali con la terza media, costruttori compulsivi di eliche per il vento, trivelle super perforanti e campi da golf?"
All'ennesima virata sulle tette, siccome anche la pazienza dei santi ha un limite, mi afferra per le caviglie, mi tira indietro e con inconfondibile voce da Santa:
"No! Una Sardegna migliore non esiste! E chiunque, come te, caro mio, pensi di essere migliore o diverso, sappia che è solo un povero disadattato, nient'altro che l'altra metà della mezza sega".
E si congeda esibendosi in una perfetta ascensione a stile libero.
Folgorato dalla sua bellezza, ma anche un po' impressionato dalle sue rivelazioni mi dirigo verso le docce nella certezza che, nonostante tutto, riuscirò a mantenere durante la giornata un grado accettabile di autostima.
Purtroppo quel che continua a preoccuparmi e umiliarmi di più è quel fottuto 1'30"!
"Cazzo! Ho virato sulle tette di Santa Teresa! Sono davvero un coglione! Ora andrà via di sicuro!"
Invece al passaggio successivo era ancora lì, sorridente e benevola, pronta a rispondere alle mie domande.
Timidamente:
"Signora Santa, esiste una Sardegna migliore?"
Non risponde, capovolta, viro di nuovo sulle sue tette e riparto.
Penso che sia necessario spiegarmi meglio e allora al giro successivo:
"Signora Santa, esiste una Sardegna migliore delle mezze seghe elette in Parlamento e di quelle che vorrebbero governare la Sardegna a suon di banalità?"
Ancora non risponde
"Signora Santa, esiste una Sardegna migliore delle mezze seghe che scrivono sui giornali?
Nessuna risposta, solo un sorriso bonario.
"Signora Santa esiste una Sardegna migliore di questi imprenditori che non sanno intraprendere, intellettuali che non sanno pensare, scrittrici e scrittori che non sanno scrivere, autorità portuali con la terza media, costruttori compulsivi di eliche per il vento, trivelle super perforanti e campi da golf?"
All'ennesima virata sulle tette, siccome anche la pazienza dei santi ha un limite, mi afferra per le caviglie, mi tira indietro e con inconfondibile voce da Santa:
"No! Una Sardegna migliore non esiste! E chiunque, come te, caro mio, pensi di essere migliore o diverso, sappia che è solo un povero disadattato, nient'altro che l'altra metà della mezza sega".
E si congeda esibendosi in una perfetta ascensione a stile libero.
Folgorato dalla sua bellezza, ma anche un po' impressionato dalle sue rivelazioni mi dirigo verso le docce nella certezza che, nonostante tutto, riuscirò a mantenere durante la giornata un grado accettabile di autostima.
Purtroppo quel che continua a preoccuparmi e umiliarmi di più è quel fottuto 1'30"!