Ho sostenuto esami di diritto, seguito lezioni di giuristi come Umberto Allegretti, Salvatore Satta, Stefano Rodotà che esortavano alla lettura di Bobbio, Beccaria, Hobbes, Rousseau, Montesquieu. Fra le cose apprese e rimaste nella mente, c’è un’astrazione da cui non riesco a sfuggire: “folli quei popoli che infieriscono sui corpi dei condannati alla forca”.
C’è stato insegnato che non è cosa assennata per un paese affidare la selezione della classe politica alle caste occulte e alle élite, perché queste s’incuneano, come torrenti carsici limacciosi, nei centri linfatici del potere, senza aver ricevuto mandato democratico, godendo d’immunità piena e senza che alcuno mostri la vera faccia.
Parlo di quel potere che appare impersonale, quello che sghignazza e si tappa la bocca, che dalla tormenta esce sempre indenne, pronto a riprendersi più di quanto avesse per qualche istante abbandonato.
E’ il potere che affida ad altre armate, spesso ignare e senza estro, il compito di divulgare la notizia che i vessilli hanno ripreso a garrire sui bastioni della “legalità”.
Temo sia altrettanto poco saggio affidarsi ai “processi catartici” di un corpo d’uomo ciondolante, ectoplasma del male, ritenendo in tal modo di esorcizzare le ossessioni che ci divorano. Ho il dubbio che il golem di Berlusconi renda a molti italiani le notti più insonni. La sinistra viene da taluni tacciata di conservatorismo; temo, invece, sia afflitta da perniciosa fissa e finanche da pulsioni reazionarie.
C’è stato insegnato che non è cosa assennata per un paese affidare la selezione della classe politica alle caste occulte e alle élite, perché queste s’incuneano, come torrenti carsici limacciosi, nei centri linfatici del potere, senza aver ricevuto mandato democratico, godendo d’immunità piena e senza che alcuno mostri la vera faccia.
Parlo di quel potere che appare impersonale, quello che sghignazza e si tappa la bocca, che dalla tormenta esce sempre indenne, pronto a riprendersi più di quanto avesse per qualche istante abbandonato.
E’ il potere che affida ad altre armate, spesso ignare e senza estro, il compito di divulgare la notizia che i vessilli hanno ripreso a garrire sui bastioni della “legalità”.
Temo sia altrettanto poco saggio affidarsi ai “processi catartici” di un corpo d’uomo ciondolante, ectoplasma del male, ritenendo in tal modo di esorcizzare le ossessioni che ci divorano. Ho il dubbio che il golem di Berlusconi renda a molti italiani le notti più insonni. La sinistra viene da taluni tacciata di conservatorismo; temo, invece, sia afflitta da perniciosa fissa e finanche da pulsioni reazionarie.