Secolo VIII circa, sultanato indiano della Tartaria.
Si narra ne “ Le mille e una notte” di un principe persiano di nome Shahriyar. Questi scopre le ripetute infedeltà della moglie con i suoi stessi servi. Decide così di uccidere la donna e tutti gli schiavi divenendo preda e vittima di una tremenda misoginia che lo porta a prender moglie ripetutamente per poi sacrificarla durante la prima notte di nozze.
A guarirlo dalla sua sanguinosa rabbia è l’astuta Shahrazad, figlia del gran visir, che, decidendo di darsi in sposa al sovrano, gli racconterà una storia diversa per notte, salvando non solo se stessa e le altre donne del regno. Farà inoltre innamorare Shahriyar, divenendo nel corso dei secoli simbolo dell’intelligenza femminile che seduce anche con le sue narrazioni imbevute di sensualità e misteri, e ponendosi come abbozzo di donna evoluta e libera non solo per la cultura orientale.
Anno 2013, Europa, Repubblica Italiana.
Francesca Pascale è cortigiana protagonista indiscussa delle serate nei Palazzi di Arcore e Grazioli alla corte di Re Silvio I. Non è dato sapere che storie racconti calato il sole ma l’intuito suggerisce che il Re crollerebbe addormentato quasi subito.
Le altre cortigiane contano oramai poco e poco le si vede, tranne quando qualcuno, imperterrito , le ripesca intervistandole in tv, speranzoso che vi siano ancora storie libidinose da raccontare e che qualcuno sia ancora interessato ad ascoltarle.
Se “Le mille e una notte” arabe rimasero nascoste e proibite per oscurantismo e bigottismo, si spera che le tutt’altro che sensuali notti di Arcore vengano oscurate da un più sano buonsenso.
Si narra ne “ Le mille e una notte” di un principe persiano di nome Shahriyar. Questi scopre le ripetute infedeltà della moglie con i suoi stessi servi. Decide così di uccidere la donna e tutti gli schiavi divenendo preda e vittima di una tremenda misoginia che lo porta a prender moglie ripetutamente per poi sacrificarla durante la prima notte di nozze.
A guarirlo dalla sua sanguinosa rabbia è l’astuta Shahrazad, figlia del gran visir, che, decidendo di darsi in sposa al sovrano, gli racconterà una storia diversa per notte, salvando non solo se stessa e le altre donne del regno. Farà inoltre innamorare Shahriyar, divenendo nel corso dei secoli simbolo dell’intelligenza femminile che seduce anche con le sue narrazioni imbevute di sensualità e misteri, e ponendosi come abbozzo di donna evoluta e libera non solo per la cultura orientale.
Anno 2013, Europa, Repubblica Italiana.
Francesca Pascale è cortigiana protagonista indiscussa delle serate nei Palazzi di Arcore e Grazioli alla corte di Re Silvio I. Non è dato sapere che storie racconti calato il sole ma l’intuito suggerisce che il Re crollerebbe addormentato quasi subito.
Le altre cortigiane contano oramai poco e poco le si vede, tranne quando qualcuno, imperterrito , le ripesca intervistandole in tv, speranzoso che vi siano ancora storie libidinose da raccontare e che qualcuno sia ancora interessato ad ascoltarle.
Se “Le mille e una notte” arabe rimasero nascoste e proibite per oscurantismo e bigottismo, si spera che le tutt’altro che sensuali notti di Arcore vengano oscurate da un più sano buonsenso.