E c'è che qualche tempo fa parlavo con un'amica della brutta e brusca fine della mia relazione con un tale.
E lei mi fa:
- No, no! Sei ancora troppo incazzata con lui e 'sta cosa non va bene. Hai mai letto qualcosa di Jodorowsky? -
Ed io le rispondo:
- Ne ho sentito parlare, ma non ho approfondito -
E lei mi mette un suo libro in mano e dice:
- E' uno studioso che pratica degli atti innocui, ma catartici e liberatori. Leggi il suo libro! -
E mentre lo dice mi afferra una caviglia e scrive sotto la scarpa, nella suola, il nome del tizio.
E aggiunge:
- Così, calpestandolo quotidianamente, scarichi l'incazzatura e lo fai scivolare nell'indifferenza -
E ridiamo tutt'e due, ma un po' ci crediamo.
E poi succede che quella disgraziata lì ha scritto con l'Uniposca indelebile e il nome del tale dalla suola delle scarpe non se n'è più andato... che io tutt'oggi non posso accavallare le gambe perché rischio che gli altri leggano.
E venerdì sono andata dal dentista e mentre lui trapanava io tenevo gli occhi chiusi, ché quel trapano per non surriscaldare spruzzava acqua ovunque.
Quando li ho riaperti ho visto l'assistente piegata a 90° che leggeva sotto la suola delle mie scarpe, con un sopracciglio sollevato e l'aria interrogativa.
Ed io, vergognandomi molto, ho pensato solo una cosa:
- Minchia! -
E lei mi fa:
- No, no! Sei ancora troppo incazzata con lui e 'sta cosa non va bene. Hai mai letto qualcosa di Jodorowsky? -
Ed io le rispondo:
- Ne ho sentito parlare, ma non ho approfondito -
E lei mi mette un suo libro in mano e dice:
- E' uno studioso che pratica degli atti innocui, ma catartici e liberatori. Leggi il suo libro! -
E mentre lo dice mi afferra una caviglia e scrive sotto la scarpa, nella suola, il nome del tizio.
E aggiunge:
- Così, calpestandolo quotidianamente, scarichi l'incazzatura e lo fai scivolare nell'indifferenza -
E ridiamo tutt'e due, ma un po' ci crediamo.
E poi succede che quella disgraziata lì ha scritto con l'Uniposca indelebile e il nome del tale dalla suola delle scarpe non se n'è più andato... che io tutt'oggi non posso accavallare le gambe perché rischio che gli altri leggano.
E venerdì sono andata dal dentista e mentre lui trapanava io tenevo gli occhi chiusi, ché quel trapano per non surriscaldare spruzzava acqua ovunque.
Quando li ho riaperti ho visto l'assistente piegata a 90° che leggeva sotto la suola delle mie scarpe, con un sopracciglio sollevato e l'aria interrogativa.
Ed io, vergognandomi molto, ho pensato solo una cosa:
- Minchia! -