Non si può misurare il dolore provocato da una morte. Però, stamattina, ho pensato che la profondità del vuoto aperto dalla scomparsa non si possa neppure calcolare con la grandezza di una folla riunita per un funerale.L'ho pensato al cimitero di Arzachena, in una camera ardente vuota. Ad un certo punto sono rimasto solo, davanti alle quattro bare sostenute da cavalletti bianchi, davanti a quattro vite perdute a migliaia di chilometri dai luoghi della loro infanzia. Si ha il diritto, io credo, di morire sulla terra dove si è stati bambini, nel tempo in cui ogni sogno pare possibile. Si ha il diritto di morire tra sguardi familiari, di svanire in mezzo all'amore, di aggrapparsi ad un'ultima speranza.
Invece Weriston, Leide, Cleide e Isael sono morti in un mondo lontano, soffocati nei sotterranei di una villa, in quella cantina un tempo pensata per macellare ed insaccare carne suina. Assediati da una muraglia liquida, presi in trappola come topi. Ciò che resta dei loro corpi è ora dentro quattro casse di legno sigillate, in una camera ardente vuota. In attesa di essere riportate in Brasile, non appena timbri, firme e visti saranno stati apposti sulle carte giuste. Quattro corpi pronti all'ennesimo viaggio.
Giosuè Seghezzi è un giovane avvocato, dipendente del Comune di Arzachena. È stato ieri assieme alla moglie al cimitero, a salutare quelle salme. Erano soli, come me stamattina. L'avvocato Seghezzi e la moglie si sono sentiti mortificati nel vedere che non un segno di quella tragedia appariva sui muri della comunità. Allora ha fatto fatto scrivere, stampare ed affiggere a sue spese dei manifesti, per tracciare il segno tangibile della condivisione di un dolore.
Oggi, a quel messaggio, si è aggiunto un altro manifesto funebre e la corona di fiori dell'amministrazione comunale, posata su una delle quattro bare.
Prima che Weriston, Leide, Cleide e Isael tornino in Brasile, sarebbe bello se Arzachena li salutasse con una fiaccolata, regalando idealmente loro luce e calore.
Mancavano, nello scantinato buio di quella villa accanto al fiume.