Poi arriva la sera e insieme alla sera arrivano le notizie. E le notizie sono come nuvole nere cariche di pioggia in una giornata grigia carica di freddo.
Le notizie dicono che la donna che hai visto a terra con la testa spaccata in un lago di sangue non è più tra noi; le urla di spavento dei nipoti che rimbombano ancora nella mia testa ora, molto probabilmente, sono lamenti gonfi di lacrime.
Le notizie trasformano il "bastardo" che urlavi correndo dietro al ragazzo-pirata che ha investito la donna, l'ha lasciata per terra ed è fuggito pensando solo a se stesso, in un sentimento confuso, una pasta fatta di dolore per una vita che sai essere finita per sempre e un'altra di commiserazione e pena per una vita che sai essere devastata per sempre.
Perché chi uccide a 23 anni e scappa dalle responsabilità, a quelle la vita lo riporta, prima o poi, sempre. Perché anche se scappi il sentimento degli altri a quel momento ti riporta, sempre. Ed è giusto così.
Dieci anni fa, mentre ero in moto fermo ad un semaforo, sono stato investito anche io da un'auto che mi ha preso in pieno, agganciato e trascinato per decine di metri. Non si fermò quell'auto. Io mi feci molto male, più dentro che fuori, più nel senso della giustizia non riparata che nelle ferite della carne.
Ma oggi ho visto e inseguito un ragazzo che ha dato la morte ad una donna, ne ho visto il sangue e sentito i lamenti. E niente è più forte del ricordo dei lamenti. Riposa in pace Signora Stefania.
Le notizie dicono che la donna che hai visto a terra con la testa spaccata in un lago di sangue non è più tra noi; le urla di spavento dei nipoti che rimbombano ancora nella mia testa ora, molto probabilmente, sono lamenti gonfi di lacrime.
Le notizie trasformano il "bastardo" che urlavi correndo dietro al ragazzo-pirata che ha investito la donna, l'ha lasciata per terra ed è fuggito pensando solo a se stesso, in un sentimento confuso, una pasta fatta di dolore per una vita che sai essere finita per sempre e un'altra di commiserazione e pena per una vita che sai essere devastata per sempre.
Perché chi uccide a 23 anni e scappa dalle responsabilità, a quelle la vita lo riporta, prima o poi, sempre. Perché anche se scappi il sentimento degli altri a quel momento ti riporta, sempre. Ed è giusto così.
Dieci anni fa, mentre ero in moto fermo ad un semaforo, sono stato investito anche io da un'auto che mi ha preso in pieno, agganciato e trascinato per decine di metri. Non si fermò quell'auto. Io mi feci molto male, più dentro che fuori, più nel senso della giustizia non riparata che nelle ferite della carne.
Ma oggi ho visto e inseguito un ragazzo che ha dato la morte ad una donna, ne ho visto il sangue e sentito i lamenti. E niente è più forte del ricordo dei lamenti. Riposa in pace Signora Stefania.