Lui arriva all’ingresso della discoteca con due amici, non indossa la giacca e pertanto il suo abbigliamento non offre le credenziali di accesso a quel caleidoscopio di luci e musica.
Il buttafuori lo guarda con occhio disgustato e pone il suo veto:
- In quelle condizioni non entri! -
I due amici che lo accompagnano, invece, forse con un look più curato, sono già dentro la discoteca. Lui tenta di convincere l’energumeno che non può impedirgli di raggiungere gli altri a causa del suo aspetto e che, del resto, li aveva portati lui quei ragazzi.
Nulla, lo scagnozzo non si fa intenerire e rincara la dose:
- Non me ne frega nulla, sei vestito come un contadino, torna a spalare la merda! -
Ed è a questo punto che il contadino sfodera il suo coup de théâtre, chiede a quanto ammonta la paga del buttafuori, caccia dal portafogli circa 20.000 euro in contanti e afferma:
- Beh, con la mia azienda agricola è quello che ho preso in tre giorni di lavoro. Non sai quanta merda ho spalato! -
Il popolo della notte, in fila per entrare, applaude elettrizzato e lui invita il responsabile della discoteca a far licenziale il cafone all’ingresso. Il dipendente si becca una sonora strigliata per i suoi modi, non accetta la “mancia” del cliente che, nel frattempo, è entrato in discoteca ed ha offerto da bere a tutti quelli privi della giacca.
All’alba l’avventore, noto imprenditore della zona, ha ripreso la sua Maserati ed è tornato a casa.
Questa storia, realmente accaduta ieri in un noto locale vicino a Pordenone, dovrebbe scaldare gli animi e rincuorare i lettori.
Pare sottolineare, come da sempre ci si ripete in una sorta di jingle perlopiù inascoltato, che non si giudica dall’aspetto, che l’apparenza inganna e bla bla.
Invece è una notizia che io trovo terrificante.
Questa sottospecie di favoletta, questa patetica versione di Pretty woman al maschile se, approssimativamente, dà conferma che l’esteriorità non dev’essere l’unico, e nemmeno il più preponderante, criterio di valutazione, all’interno cela il significato opposto: ti dimostro che i soldi non sono importanti, ma te lo dimostro coi soldi.
Ora il nostro eroe, acclamato dal pubblico, ha chiuso in bellezza il suo 2013 ma se non avesse avuto quei 20.000 e la Maserati parcheggiata poco distante, come avrebbe trascorso la notte di San Silvestro?
Se davvero fosse stato un contadino che a fatica aveva destinato un po’ di soldi per il biglietto di ingresso per la discoteca, dopo il niet del buttafuori, sarebbe dovuto tornare a spalare merda?
Ricordiamocelo in questo 2014, ma anche negli anni a venire, che è vero che non è oro tutto quello che luccica.
Ma neppure luccica tutto quel che è oro!
Il buttafuori lo guarda con occhio disgustato e pone il suo veto:
- In quelle condizioni non entri! -
I due amici che lo accompagnano, invece, forse con un look più curato, sono già dentro la discoteca. Lui tenta di convincere l’energumeno che non può impedirgli di raggiungere gli altri a causa del suo aspetto e che, del resto, li aveva portati lui quei ragazzi.
Nulla, lo scagnozzo non si fa intenerire e rincara la dose:
- Non me ne frega nulla, sei vestito come un contadino, torna a spalare la merda! -
Ed è a questo punto che il contadino sfodera il suo coup de théâtre, chiede a quanto ammonta la paga del buttafuori, caccia dal portafogli circa 20.000 euro in contanti e afferma:
- Beh, con la mia azienda agricola è quello che ho preso in tre giorni di lavoro. Non sai quanta merda ho spalato! -
Il popolo della notte, in fila per entrare, applaude elettrizzato e lui invita il responsabile della discoteca a far licenziale il cafone all’ingresso. Il dipendente si becca una sonora strigliata per i suoi modi, non accetta la “mancia” del cliente che, nel frattempo, è entrato in discoteca ed ha offerto da bere a tutti quelli privi della giacca.
All’alba l’avventore, noto imprenditore della zona, ha ripreso la sua Maserati ed è tornato a casa.
Questa storia, realmente accaduta ieri in un noto locale vicino a Pordenone, dovrebbe scaldare gli animi e rincuorare i lettori.
Pare sottolineare, come da sempre ci si ripete in una sorta di jingle perlopiù inascoltato, che non si giudica dall’aspetto, che l’apparenza inganna e bla bla.
Invece è una notizia che io trovo terrificante.
Questa sottospecie di favoletta, questa patetica versione di Pretty woman al maschile se, approssimativamente, dà conferma che l’esteriorità non dev’essere l’unico, e nemmeno il più preponderante, criterio di valutazione, all’interno cela il significato opposto: ti dimostro che i soldi non sono importanti, ma te lo dimostro coi soldi.
Ora il nostro eroe, acclamato dal pubblico, ha chiuso in bellezza il suo 2013 ma se non avesse avuto quei 20.000 e la Maserati parcheggiata poco distante, come avrebbe trascorso la notte di San Silvestro?
Se davvero fosse stato un contadino che a fatica aveva destinato un po’ di soldi per il biglietto di ingresso per la discoteca, dopo il niet del buttafuori, sarebbe dovuto tornare a spalare merda?
Ricordiamocelo in questo 2014, ma anche negli anni a venire, che è vero che non è oro tutto quello che luccica.
Ma neppure luccica tutto quel che è oro!