E così il giudice per le udienze preliminari di Roma ha stabilito che Ugo Cappellacci e Flavio Carboni debbano essere processati e rispondere, assieme ad altri quindici imputati, dei reati loro addebitati nell'ambito dell'affaire P3, esploso pochi mesi dopo l''insediamento del governatore alla presidenza della Regione. A rischio di apparire pedanti, va ricordato che un avviso di indagine è cosa ben diversa da un rinvio a giudizio, atto che offre una prima legittimazione agli elementi dell'indagine.
Secondo i magistrati, Cappellacci e Carboni erano membri di un comitato di affari radicato nell'ambito politico e imprenditoriale di tutta Italia e che, in Sardegna, voleva mettere le mani sui business dell'eolico e sugli appalti delle bonifiche ambientali programmate nell'Isola. Tra i retroscena più inquietanti dell'ìnchiesta, va senza dubbio ricordato l'incontro a Milano tra il presidente della Regione, eletto tre giorni prima, e lo stesso Carboni: secondo le ricostruzioni, l'attempato uomo d'affari di Torralba avrebbe in quella occasione dettato la linea a Cappellacci, affinché alcuni uomini chiave venissero collocati nei posti appropriati per favorire il compimento del progetto P3. Uno per tutti, la presidenza dell'Arpa. Sul punto specifico, Cappellacci ammise l'errore autodefinendosi un "babbeo". Cioè troppo buono e dunque disponibile a parlare con chiunque glielo chiedesse, Carboni compreso.
Se il quadro venisse confermato, emergerebbe il profilo di un presidente organico e funzionale al comitato individuato dai magistrati. Si può accettare un candidato alla presidenza della Regione rinviato a giudizio per un'accusa di questa gravità? Cappellacci, che ha rinnovato la fedeltà al pregiudicato Berlusconi dopo la scissione del Pdl, non sembrerebbe avere alcuna intenzione di desistere, ma certo questa novità ne indebolisce la posizione. Qualche settimana fa, citando la presunta evasione fiscale di Soru, L'Unione Sarda aveva sostenuto in un articolo in prima pagina che un politico sotto processo non può concorrere per una carica così importante. Varrà anche per Cappellacci?