Ci camminava malissimo in quelle enormi scarpe, troppo grandi per i suoi minuscoli piedini.
Forse le aveva sfilate al cadavere del padre e probabilmente custodite come un bene prezioso, prima di scegliere che potevano ancora svolgere la loro funzione di protezione delle estremità.
Calzature troppo pesanti per essere sollevate da due gambette spossate, che già si facevano carico di sorreggere malamente il piccolo corpo al quale erano attaccate.
Calzature striscianti che hanno debolmente percorso interminabili quartieri alla ricerca di qualcuno a cui vendere un po’ di spazzatura per qualche spicciolo.
Lui si arrangiava così per rimediare del cibo, giorno dopo giorno.
Finché non è più riuscito a vendere la sua spazzatura, perché stanco, perché affamato, perché debole e incapace di stare in piedi, perché la testa gira quando hai lo stomaco vuoto da giorni, perchè i pensieri diventano confusi quando sei solo al mondo.
Si è seduto sul marciapiede, ha aspettato che i crampi della fame passassero prima di accasciarsi al suolo e addormentarsi per sempre.
E’ una delle tante storie sullo sfondo di una Siria povera, disperata e armata.
E’ una delle tante storie di bambini derubati di tutto: della loro famiglia, del diritto di essere bambini, di qualcuno che li protegga, della loro dignità.
E’ una delle tante storie di bambini brutalmente defraudati della loro piccola vita.
Forse le aveva sfilate al cadavere del padre e probabilmente custodite come un bene prezioso, prima di scegliere che potevano ancora svolgere la loro funzione di protezione delle estremità.
Calzature troppo pesanti per essere sollevate da due gambette spossate, che già si facevano carico di sorreggere malamente il piccolo corpo al quale erano attaccate.
Calzature striscianti che hanno debolmente percorso interminabili quartieri alla ricerca di qualcuno a cui vendere un po’ di spazzatura per qualche spicciolo.
Lui si arrangiava così per rimediare del cibo, giorno dopo giorno.
Finché non è più riuscito a vendere la sua spazzatura, perché stanco, perché affamato, perché debole e incapace di stare in piedi, perché la testa gira quando hai lo stomaco vuoto da giorni, perchè i pensieri diventano confusi quando sei solo al mondo.
Si è seduto sul marciapiede, ha aspettato che i crampi della fame passassero prima di accasciarsi al suolo e addormentarsi per sempre.
E’ una delle tante storie sullo sfondo di una Siria povera, disperata e armata.
E’ una delle tante storie di bambini derubati di tutto: della loro famiglia, del diritto di essere bambini, di qualcuno che li protegga, della loro dignità.
E’ una delle tante storie di bambini brutalmente defraudati della loro piccola vita.