Jennings è giustamente famoso perché ha scoperto e pubblicato su Science (mica sul Buras della Ras …) che esiste uno specifico gruppo di neuroni situati nell'amigdala all'origine degli stimoli che inibiscono il centro della sazietà dell'ipotalamo. Insomma, agendo su questo gruppo di neuroni è possibile convincere (per ora) topi sazi e ben nutriti ad abbuffarsi oltre misura. Sarebbe dunque uno specifico circuito cerebrale a controllare l'impulso ad abbuffarsi di cibo anche se si è sazi. L’ipotalamo è il “centro direzionale” del tutto, una struttura cerebrale che ha un ruolo centrale nel controllo del comportamento motivato: lì sono situati i centri della fame e della sazietà.
Joshua Jennings e colleghi dell'Università del North Carolina si sono concentrati su una piccola regione del cervello, il nucleo del "letto della stria terminale". Tecnicamente, hanno scoperto che attivando i neuroni di questo spazio celebrale, questi inviavano un segnale a una specifica sottopopolazione di neuroni dell'ipotalamo laterale (i neuroni glutammatergici), inducendoli a "spegnere" l'attività dell'ipotalamo laterale. Così, pur essendo ben nutriti e avendo da poco finito di mangiare, le merdone in cui era stato disattivato il centro della sazietà si precipitavano sul cibo, mostrando per di più di preferire quello a maggior contenuto calorico.
Chissà come potrebbero studiare - Joshua Jennings e i suoi colleghi - l’ingordigia dimostrata, attraverso recentissime interviste e specifici atti amministrativi altrettanto recenti, da alcuni dei più autorevoli campioni di spessore politico isolano. Oggi - a chiodi di bara ancora caldi - in un'intervista al quotidiano La Repubblica, il nipote di Carlo Meloni (uno dei 18 uomini politici chiamati a scrivere lo Statuto Sardo, nonché il primo Sindaco di Iglesias del Dopoguerra) ha dichiarato: ”Il piano del golf è decisivo per il turismo invernale: 25 campi, oggi ce ne sono tre”. E sulla previsione dei tre milioni di metri cubi di ristoranti, alberghi e case che sorgeranno intorno ai campi: ”dovrò pur dare a un golfista una club house, un posto dove mangiare bene. Ci saranno dei volumi, è così in tutto il mondo (...) Non credo nella teoria: non si costruisce più niente. Troppi vincoli ci impediscono di crescere"
Ora, in attesa che Jennings e i suoi colleghi siano invitati alle nostre latitudini per verificare in laboratorio ciò che gli esempi portati stanno già dimostrando, ovvero che l'ingordigia umana è molto radicata in moltissimi mikey mouse, aspettiamo serenamente di verificare quanti giornalisti professionisti siano in grado di organizzare una o più interviste con il nipote di Carlo Meloni per chiedere conto delle sue affermazioni, per capire quanti morti siano necessari affinché si possa "crescere" ma, soprattutto, avere qualche informazione in più su "chi" può crescere una volta abbattuti molti dei limiti che il recente disastro ambientale ed umano richiede, invero, come assolutamente necessari. Magari, però, la futura visita di Jennings nell'Isola sarà occasione per fargli conoscere anche gli esponenti del PD, come Giampaolo Diana, che hanno sottoscritto la proposta di Legge n.542/2013 "Norme urgenti in materia di usi civici, di pianificazione urbanistica, di beni paesaggistici ", quella "fantastica" idea di pervenire ad una gestione "più dinamica" del territorio. Proprio ciò che serve all'Isola, senza dubbio...